La comunicazioneè quel processo di trasmissione di informazioni tra due individui, attraverso lo scambio di un messaggio che viene elaborato secondo delle regole.
La comunicazione viene suddivisa in tre categorie: comunicazione verbale, paraverbale e non verbale. La comunicazione verbale è quel messaggio che passa attraverso i contenuti di un messaggio o discorso; la comunicazione paraverbale si focalizza sull’utilizzo della voce (intonazione, velocità pause, ritmo ecc.); la comunicazione non verbale è quella anche definita come linguaggio del corpo (movimenti del corpo, espressioni facciali, postura ecc.).
Il linguaggio del corpo è una vera e propria grammatica e va letto ed interpretato rispettando la sua sintassi: così come le parole assumono un diverso significato a seconda della frase nella quale vengono poste, anche i gesti possono avere diversi significati a seconda del contesto in cui si trovano.
Se, ad esempio il nostro interlocutore incrocia le braccia, generalmente potrebbe essere interpretato come gesto di chiusura ed introversione, ma se lo poniamo in una situazione nella quale la temperatura non fosse particolarmente mite, allora semplicemente la persona avrà freddo.
Leggere il linguaggio del corpo però aiuta a migliorale le proprie abilità relazionali ed a comprendere al meglio le intenzioni del proprio interlocutore.
Questo argomento ha alle sue spalle molte ricerche, infatti possiamo trovare molti libri a riguardo, ma non è mai stato riconosciuto come una scienza esatta. Secondo la ricerca sviluppata nel 2001 da Dilys Heartland e Caroline Tosh, il corpo umano è capace di produrre più di 700,000 movimenti diversi, in quanto ogni singola parte del corpo può compiere un movimento interpretabile.
Solo il viso è un potentissimo strumento di interpretazione in quanto contiene moltissime informazioni; dalle espressioni facciali possiamo dedurre lo stato di salute, la personalità, l’atteggiamento che il soggetto può avere nei confronti di altre persone.
Paul Ekman ha studiato le espressioni facciali, estraendo le sette emozioni primarie: tristezza, sorpresa, rabbia, disgusto, disprezzo, paura e felicità. Ha sviluppato però anche il concetto di micro espressioni ovvero le espressioni involontarie: sono quelle espressioni interpretative dello stato reale della persona poichè che vengono fuori in momenti di tensione.
Interpretativa è anche la postura. La postura è un altro indicatore molto potente dello stato emotivo delle persone e può indicare se la persona è ottimista o depressa, sicura di sè o timida, dominante o sottomesso.
Per non parlare dell’interpretazione dello sguardo.
Il corpo umano è uno strumento meraviglioso ricco di elementi che ne formano una meravigliosa melodia; un discorso per essere completo ha bisogno delle espressioni del viso, dello sguardo, del movimento delle mani, dei gesti e così via dicendo.
Su questo argomento potremmo scrivere un libro ma noi di filo abbiamo integrato la comunicazione all’interno del corso di mediatore. visita la scheda corso