“Ritorno al castello” è il titolo della mostra su Giorgio De Chirico che si è chiusa ieri al castello di Conversano.
La mostra che ha ottenuto un notevole successo, inaugurata il 10 di luglio sarebbe dovuta terminare il 1 novembre ma fortunatamente è stata prorogata fino a ieri 20 novembre. Gli utili del periodo di proroga saranno devoluti ai progetti di ricerca scientifica sulle malattie genetiche della Fondazione Telethon.
La mostra a cura della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, è stata organizzata dal Festival “Il Libro Possibile” in collaborazione con l’associazione culturale Artes e ha compreso 27 dipinti, dieci litografie, otto disegni e acquarelli e cinque sculture in bronzo suddivisi in 4 sale secondo un criterio tematico.
Tema dominante della mostra è stato quello cavalleresco riscontrabile in una serie di dipinti come: “Cavalieri lungo il ponte”, “Paesaggio con cavalieri e castello”, “Vita silente con corazze”,”Due cavalli verso il castello”, “Battaglia con cavalli e cavalieri” e “Ritorno al castello avito” da cui il titolo stesso della mostra. Tra i dipinti di argomento cavalleresco sono stati inseriti anche alcuni saggi di recupero da parte dell’artista della pittura seicentesca e in particolare di uno dei suoi modelli prediletti ovvero Rubens come alcuni ritratti (due autoritratti), nature morte dal titolo “Vite silenti” e una scena pastorale e una mitologica da Rubens.
Ad impreziosire ulteriormente l’esposizione non sono mancati i dipinti della cosiddetta “Neo-metafisica” (1968-1978), periodo nel quale il pittore rielabora i soggetti classici della prima Metafisica, da lui inventata nel 1910 e che corre come un filo rosso lungo tutta la sua produzione.
Di questa fase il castello pugliese ha ospitato dipinti celebri come: “Gli archeologi”,”Le muse inquietanti”, “Il segreto del Castello”, “Interno metafisico con paesaggio romantico”,”Il grande trofeo misterioso”.
Fonte: www.quotidianosud.it