Finalmente, dopo continui slittamenti e ritardi, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 28 aprile il bando di concorso scuola 2020 ordinario per laureati con 24 CFU. Il bando, emanato dal Ministero dell’Istruzione unitamente ad altri bandi di concorso per docenti come quello straordinario e per l’infanzia e la primaria, mira a ricoprire migliaia di posti vacanti per le cattedre italiane.
Le nuove assunzioni 2020 docenti saranno strutturate per regione. Infatti con le prove del concorso scuola 2020 ordinario e la valutazione dei titoli si formeranno delle graduatorie regionali.
Per partecipare al nuovo bando di concorso è richiesto il possesso di:
Chi rientra nel numero dei vincitori per la classe di concorso per cui ha partecipato avrà abilitazione unitamente al ruolo. Se invece si superano le prove ma non si rientra nel numero dei posti banditi per classe di concorso nella regione prescelta, si avrà comunque l’abilitazione. L’abilitazione consente sia di essere inseriti in II fascia delle graduatorie nazionali statali, sia ad avere assunzioni presso le scuole paritarie.
La prova preselettiva consiste in una selezione computer-based per accertare le capacità logiche, di comprensione del testo, di conoscenza della normativa scolastica, e la conoscenza della lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
La prima prova scritta, distinta per ciascuna classe di concorso e la cui articolazione, da uno a tre quesiti, è disciplinata dall’Allegato A, ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline relative alla classe di concorso per cui concorre.
La seconda prova scritta si articola in due quesiti a risposta aperta volti, il primo, all’accertamento delle conoscenze e competenze antropo-psico-pedagogiche, il secondo, all’accertamento delle conoscenze e competenze didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento di ciascuna classe di concorso.
La prova orale per i posti comuni valuta la padronanza delle discipline, nonché la capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento alle TIC per raggiungere gli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti.
Sì. Le commissioni giudicatrici assegnano ai titoli accademici, scientifici, professionali un punteggio massimo complessivo di 20 punti. I titoli ammessi a valutazione sono indicati nell’allegato C.