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Il provvedimento prevede lo stop ai concorsi, ma entrerà in vigore domani 5 novembre: per questo motivo, oggi le prove straordinarie per i docenti che hanno più di tre annualità di servizio si sono svolte in modo regolare. Per ora, le prove hanno riguardato quasi il 70% dei candidati. Il tasso di partecipazione è stato oltre l'86%

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Venerdì, 24 Aprile 2020 16:56

La Scuola non riapre

A scuola non torneranno se non per fare l’esame orale, se il protocollo che ministero della Salute e ministero dell’Istruzione stanno scrivendo, sarà considerato fattibile. Ma per i maturandi il governo ha in mente un altro progetto: arruolarli come volontari per portare la spesa agli anziani. Lo ha rivelato ieri il ministro Francesco Boccia, dopo aver spiegato che per riaprire ci sono ancora troppi pericoli: «Con la Protezione civile stiamo studiando una chiamata su base volontaria anche dei ragazzi che prenderanno la Maturità e che potrebbero essere arruolati per i servizi essenziali nelle loro città, ad esempio la consegna della spesa o i servizi agli anziani. Naturalmente con un inquadramento che li faccia sentire coinvolti in quest’operazione di rinascita. Lo stiamo studiando».

Intanto però la scuola resta chiusa fino a settembre. Per la Maturità sono in corso incontri tra tecnici per stabilire a quali condizioni potranno tornare in classe i 550 mila maturandi per poter fare l’esame di fronte ai loro prof (quest’anno le commissioni sono interne, solo il presidente viene da un’altra scuola).

Per la riapertura di settembre si attendono le indicazioni della commissione presieduta da Patrizio Bianchi che si è insediata martedì al ministero dell’Istruzione. Ieri l’associazione nazionale dei presidi, per voce del suo presidente Antonello Giannelli, ha fatto una proposta ufficiale durante l’audizione in commissione Cultura al Senato: «Si potrebbe usare il mese di settembre per permettere a chi ha avuto debiti (alle superiori) o insufficienze (elementari e medie) e per mettere in cattedra tutti i professori che servono per poi cominciare l’anno scolastico il primo ottobre».

Fonte: Corriere.it del 22/04/2020

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Noi insegnanti continueremo sempre a “Teach truth to power“.

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Le borracce verranno distribuite a tutti gli alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

La coordinatrice Bat di Italia in comune Grazia Desario esprime la propria soddisfazione per la presa in considerazione della proposta “Borracce per tutti gli alunni", pubblicata su diverse testate giornalistiche.

"Ringrazio l'amministratore unico della Barsa, avvocato Michele Cianci per aver dato seguito alla proposta di Italia in comune dimostrando, ancora una volta, la sua sensibilità sui temi ambientali - commenta Grazia Desario - Sinergia e unità di intenti sono alla base di una politica ambientale che mette al centro il cittadino prendendosi cura della sua salute. L'iniziativa proposta da Italia in comune nasce dall’esigenza di diminuire l'uso della plastica e rientra nella sensibilizzazione delle future generazioni alla tutela del pianeta. Auspico che questa bellissima iniziativa faccia da volano per una continuità educativa tra scuola, amministrazione e famiglia. Puntare su una Barletta green deve essere l’obiettivo di tutti!
Le borracce verranno distribuite a tutti gli alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado e sono certa che il coinvolgimento dei nostri giovanissimi cittadini porterà tanto entusiasmo da iniziare a prendere consapevolezza della tutela dell’ambiente. Questi sono i risultati tangibili e gli obiettivi che dovrebbe raggiungere la politica, quella rivolta al bene comune".

 

Fonte: barlettalive.it

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Mercoledì, 18 Settembre 2019 15:39

"Cara" scuola: il rientro costa oltre 530 euro ad alunno

E' suonata la campanella per milioni di studenti con il nuovo anno scolastico che prende, dunque, ufficialmente il via. Un appuntamento anche economico per tantissime famiglie alle prese con le spese da affrontare in occasione del rientro nelle aule che, secondo l'Osservatorio nazionale Federconsumatori (Onf), ammontano a circa 533 euro ad alunno: l'1,3% in più rispetto allo scorso anno.

rincari maggiori per astucci pieni, con i personaggi più amati dai bambini, e diari di marca: +5% in entrambi i casi se acquistati presso super/ipermercati, con cifre che toccano rispettivamente quota 26,90 e 15,20 euro. Dopo la flessione degli ultimi due anni, segno più anche per la spesa di libri e dizionari.

Come ogni anno, dunque, torna a presentarsi la questione legata ai costi che, per molte famiglie, continuano purtroppo a restare proibitivi. "I diritti fondamentali, come quello allo studio – commenta Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori – devono essere garantiti attraverso politiche di sostegno a favore delle famiglie, guardando soprattutto a quelle con maggiori difficoltà economiche. Spesso i costi del ritorno a scuola contribuiscono a favorire l'abbandono delle aule. A fronte di ciò, però, è importante puntare sull'educazione soggettiva all'acquisto e mettere in pratica strategie di risparmio. Il ricorso all'usato e la possibilità di attuare scambi, secondo Federconsumatori, aiuta ad abbattere i costi da sostenere. Per l'acquisto di zaini e diari, poi, il suggerimento è di non seguire le mode".

 

Fonte: ilmessaggero.it

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