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Le borracce verranno distribuite a tutti gli alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

La coordinatrice Bat di Italia in comune Grazia Desario esprime la propria soddisfazione per la presa in considerazione della proposta “Borracce per tutti gli alunni", pubblicata su diverse testate giornalistiche.

"Ringrazio l'amministratore unico della Barsa, avvocato Michele Cianci per aver dato seguito alla proposta di Italia in comune dimostrando, ancora una volta, la sua sensibilità sui temi ambientali - commenta Grazia Desario - Sinergia e unità di intenti sono alla base di una politica ambientale che mette al centro il cittadino prendendosi cura della sua salute. L'iniziativa proposta da Italia in comune nasce dall’esigenza di diminuire l'uso della plastica e rientra nella sensibilizzazione delle future generazioni alla tutela del pianeta. Auspico che questa bellissima iniziativa faccia da volano per una continuità educativa tra scuola, amministrazione e famiglia. Puntare su una Barletta green deve essere l’obiettivo di tutti!
Le borracce verranno distribuite a tutti gli alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado e sono certa che il coinvolgimento dei nostri giovanissimi cittadini porterà tanto entusiasmo da iniziare a prendere consapevolezza della tutela dell’ambiente. Questi sono i risultati tangibili e gli obiettivi che dovrebbe raggiungere la politica, quella rivolta al bene comune".

 

Fonte: barlettalive.it

E' suonata la campanella per milioni di studenti con il nuovo anno scolastico che prende, dunque, ufficialmente il via. Un appuntamento anche economico per tantissime famiglie alle prese con le spese da affrontare in occasione del rientro nelle aule che, secondo l'Osservatorio nazionale Federconsumatori (Onf), ammontano a circa 533 euro ad alunno: l'1,3% in più rispetto allo scorso anno.

rincari maggiori per astucci pieni, con i personaggi più amati dai bambini, e diari di marca: +5% in entrambi i casi se acquistati presso super/ipermercati, con cifre che toccano rispettivamente quota 26,90 e 15,20 euro. Dopo la flessione degli ultimi due anni, segno più anche per la spesa di libri e dizionari.

Come ogni anno, dunque, torna a presentarsi la questione legata ai costi che, per molte famiglie, continuano purtroppo a restare proibitivi. "I diritti fondamentali, come quello allo studio – commenta Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori – devono essere garantiti attraverso politiche di sostegno a favore delle famiglie, guardando soprattutto a quelle con maggiori difficoltà economiche. Spesso i costi del ritorno a scuola contribuiscono a favorire l'abbandono delle aule. A fronte di ciò, però, è importante puntare sull'educazione soggettiva all'acquisto e mettere in pratica strategie di risparmio. Il ricorso all'usato e la possibilità di attuare scambi, secondo Federconsumatori, aiuta ad abbattere i costi da sostenere. Per l'acquisto di zaini e diari, poi, il suggerimento è di non seguire le mode".

 

Fonte: ilmessaggero.it

Di ADHD (sindrome sindrome da deficit di attenzione e iperattività) ne soffre dal 5% all’8% degli alunni. Gli alunni maschi hanno una probabilità maggiore, quasi tre volte, di essere colpiti rispetto alle femmine.

Nella Scuola primaria di Des Cèdres, a Laval in Canada, è entrato in una classe da pochi giorni un banco “strano”. Sembra una classica cyclette, ma al posto del manubrio ha un ripiano sul quale poggiare libri, quaderni, penne, matite, ecc…

Mario Leroux, un pedagogista canadese, è l’ideatore della Bici Banco: “Uno dei maggiori problemi nelle scuole è il deficit di attenzione. Ci sono studenti che hanno tanto bisogno di muoversi. Ma spesso disturbano la classe. Quindi ero alla ricerca di qualcosa che permettesse loro di lavorare in classe muovendosi senza disturbare gli altri compagni!”

Sono sufficienti 15 minuti di pedalata. Le sue numerose ricerche sul trattamento di tale disturbo l’hanno portato in una fabbrica statunitense di biciclette a cui ha proposto il progetto della BICI-BANCO. I primi 4 prototipi sono stati immediatamente portati nella Scuola di Des Cèdres per un primo test: gli studenti sono invitati a svolgere attività di lettura per 15 minuti mentre pedalano nel loro nuovo banco.

I risultati sono stati sbalorditivi! Gli insegnanti hanno notato subito la differenza tra un classico banco e quello progettato dal dottor Leroux.

Immediato è stato l’interesse degli specialisti del settore, come neuroscienziati e psicoterapeuti. Alcuni di loro stanno tenendo sotto stretta osservazione i cambiamenti che gli alunni con ADHD subiscono dopo l’introduzione della BICI-BANCO. Incoraggiante è stato l’intervento del dott. Joel Monzee: “I farmaci non curano il problema, lo mascherano solamente. Garantire tramite questo strumento le competenze per imparare a gestire il proprio problema di attenzione, potrebbe essere una svolta definitiva per il trattamento di ADHD”.

Per quanto riguarda la BICI-BANCO c’è poco da descrivere: è un’ottima soluzione, una fantastica invenzione. Ad oggi, il primo invito fatto dagli neuropsichiatri infantili è quello di far fare degli stop ai bambini con ADHD, per farli muovere, senza però interrompere la concentrazione sul lavoro: impossibile! Con questo banco, sarà possibile!

 

 

Fonte: .youreduaction.it

 

 

Si è spento a 74 anni il fotografo che ha reso immortali le top model degli anni Novanta, da Linda Evangelista a Kate Moss, da Christy Turlington a Tatjana Patitz

Test medicina 2019 oggi. Per scoprire i risultati dei test bisognerà attendere due settimane, ma ci vorrà un mese prima di conoscere la graduatoria nazionale.

Test Medicina 2019 al via per 68.694 candidati che sperano di conquistare uno degli 11.559 posti messi in palio dall’esame che scatterà alle ore 11 di oggi, martedì 3 settembre. Come sempre l’attesa è febbrile e la curiosità verte in particolare sul carattere delle domande che costituiranno il quiz. Se com’è ovvio non siamo a conoscenza dei quesiti che decideranno il destino di migliaia di aspiranti camici bianchi, siamo però in grado di dirvi quando l’esito del Test Medicina 2019 sarà svelato. Bisognerà attendere esattamente due settimane: il 17 settembre prossimo, infatti, nell’area riservata del sito Universitaly, gli studenti potranno controllare il loro punteggio. Dieci giorni più tardi avranno accesso al loro elaborato e alla correzione dello stesso, ma per sapere se sono tra i vincitori dovranno aspettare fino al primo d’ottobre, con la pubblicazione della graduatoria nazionale. (agg. di Dario D’Angelo)

TEST MEDICINA 2019, SOSPETTI ALL’ATENEO DI PALERMO

E’ boom di auricolari in vendita a Palermo, una notizia che solleva qualche dubbio visto che arriva poche ore prima del test di medicina. Quest’oggi, infatti, in numerose università italiane, da nord a sud del paese, ci sarà la maxi prova per entrare nella facoltà per diventare medici, e come sottolineato dai colleghi di TgCom24.it, nel capoluogo siciliano c’è stato un incremento pazzesco di acquisto di mini auricolari. Si tratta di un kit davvero geniale, visto che essendo molto piccolo, quasi invisibile, permette di “farla franca”. Se comprato fisicamente costa attorno ai 250 euro, ma online, sui siti specializzati come Amazon o Ebay, si può portare a casa a meno della metà, attorno ai 100 euro. A segnalare all’ateneo palermitano il possibile inghippo, come spiega Repubblica, sarebbe stata una studentessa, a cui è arrivata la voce di questi oggetti in vendita e che ha poi avvisato i vertici dell’università. L’università di Palermo ha presentato un esposto alla polizia e probabilmente nella giornata di oggi i controlli saranno serratissimi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TEST MEDICINA 2019 OGGI

A partire da oggi, martedì 3 settembre 2019, prende ufficialmente il via il Test d’ingresso per l’ammissione ai corsi universitari in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi dentaria2019. Gli aspiranti medici d’Italia, dunque, tenteranno di conquistare uno dei tanto ambiti posti messi a disposizione, con una certezza matematica: soltanto uno su sei avrà la possibilità di intraprendere il lungo e faticoso percorso che lo porterà infine a realizzare il sogno di diventare un medico. Secondo i dati raccolti dal sito Skuola.net, quest’anno si registra un vero e proprio boom di candidati i quali si cimenteranno nel complesso test d’ingresso. Sono in tutto oltre 68mila (precisamente 68.694) gli iscritti per Medicina e Odontoiatria (contro i 67mila dello scorso anno). In aumento rispetto ai precedenti anni anche gli iscritti ai test d’ingresso di Medicina e Odontoiatria in lingua inglese. In questo caso si tratta di 10.450 candidati contro i 7660 dello scorso anno. Tuttavia, i posti a disposizione indicati dal Miur per il bando di Medicina sono 11.568 (quasi duemila in più rispetto al 2018) e 1133 per Odontoiatria (circa 100 in più rispetto allo scorso anno). I test d’ingresso per il nuovo anno accademico, si svolgeranno in tutta Italia nella stessa data ed avranno le medesime domande. La correzione del quiz sarà centralizzata e la graduatoria finale unica.

TEST D’INGRESSO A MEDICINA 2019: IL QUIZ

La carica dei futuri camici bianchi è pronta ad affrontare oggi il test di Medicina e Odontoiatria. La prova inizierà ufficialmente alle ore 11 e gli aspiranti medici avranno a disposizione 100 minuti per portare a termine il test formato da 60 quesiti. Si consiglia naturalmente di portare in aula solo una penna nera mentre resta vietato l’uso di smartphone, smartwatch e appunti e/o manuali. Accanto a ciascuna domanda sono presenti le opzioni di risposta: occorrerà barrare solo il cerchietto di riferimento e in caso di errore sarà possibile correggere solo una volta. Rispetto al passato, le domande di cultura generale avranno maggiore spazio passando da 2 a 12. Al contrario, le domande di logica hanno subito una vistosa riduzione, passando da 20 a 10. Non cambia, invece, il numero dei quesiti relativi alle altre materie: 8 per matematica e fisica, 12 per chimica, 18 per biologia. Una volta terminato il tempo a disposizione, il candidato dovrà scegliere una coppia di etichette da apporre una sul modulo risposte e l’altra sulla scheda anagrafica. Ogni candidato dovrà quindi sottoscrivere la scheda anagrafica verificando i propri dati e inserire i due moduli nei contenitori sigillati.

CORREZIONE, PUNTEGGI E GRADUATORIA

In merito alla fase di correzione dei test d’ingresso a Medicina, questa sarà centralizzata. Ad ogni risposta esatta fornita, corrisponderà un punteggio di 1,5 mentre per ogni risposta errata una penalità di 0,4. In caso di incertezza, dunque, meglio non rispondere poichè l’omissione non comporterà l’attribuzione di alcun punteggio. Per essere inseriti nella graduatoria nazionale, è necessario aver totalizzato almeno 20 punti. Gli idonei saranno così inseriti in una graduatoria unica che sarà stilata tenendo conto di alcune variabili quali il risultato, i posti a disposizione e le preferenze espresse al momento dell’iscrizione. I cosiddetti “assegnati” sono coloro che hanno superato i test ed hanno conquistato il posto nell’ateneo scelto. Questi avranno 4 giorni di tempo per immatricolarsi per non perdere il proprio posto. Sul gradino più basso si collocano i “prenotati”, ovvero coloro che hanno ottenuto un punteggio non così alto per entrare subito nell’ateneo scelto ma sufficiente per un posto in un alto ateneo selezionato in fase di iscrizione. In questo caso, potranno decidere di iscriversi subito all’ateneo presso il quale sono stati, appunto, prenotati o attendere gli scorrimenti successivi, sperando di rientrare in un ateneo in cima alle proprie preferenze. Se così fosse, il primo scorrimento di graduatoria avverrà il prossimo 9 ottobre. 

 

Fonte: ilsussidiario.net

Niente musei o città d’arte ma darsi da fare

Ecco le gite di classe alternative in cui gli studenti si tirano su le maniche e vanno a pulire le spiagge

Contro l’inquinamento e i rifiuti che invadono le nostre coste, è importante anche sensibilizzare i più giovani sul fare la propria parte sia non inquinando, che anche concretamente aiutando a pulire,

così in alcuni istituti italiani è nata spontaneamente l’idea di organizzare insieme a delle associazioni che si occupano della tutela dell’ambiente, una giornata in cui gli studenti non vanno in gita in qualche città o a visitare qualche museo

ma vanno a vedere e toccare con mano i danni dell’inquinamento nelle nostre spiagge e soprattutto passano una giornata ad aiutare l’ambiente e a pulire le coste, una bellissima iniziativa che proprio pochi giorni fa

ha coinvolto 500 ragazzi di 4 diversi istituti scolastici che in gita di classe sono andati a pulire 13 km di spiaggia ad Amantea, in Calabria, mentre si svolgeva la seconda edizione di “Un Mare d’a…mare” un progetto che punta alla raccolta degli inquinanti lungo la costa, proprio da parte degli studenti,

“un mare d’a…mare” è alla sua seconda edizione ed è organizzato dal professore Nicola Morelli che insegna all’istituto IC Mameli Manzoni di Amantea, che parlando dell’iniziava racconta

«Si tratta di una manifestazione inserita nell’offerta formativa di questo istituto da sempre impegnato nello sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e nell’educazione al rispetto dell’ambiente e dei beni comuni».

Così i 500 studenti coinvolti, che frequentano le scuole secondarie di primo gradi si Lago, Campora, Aiello e Cleto e hanno raccolto chili di immondizia, tra mozziconi, lattine, bottigliette, e tutto quello che era stato incivilmente abbandonato in spiaggia o era arrivato via mare.

Una giornata allegra e divertente per i ragazzi, ma anche di un importante significato educativo verso il rispetto dell’ambiente che ci circonda e delle acque, soprattutto per sensibilizzare sul fatto che tutti possono fare qualcosa per lasciare l’ambiente più pulito di come lo si trova.

L’iniziativa “Un mare d’a…mare” vuole essere un momento di riflessione sulla necessità che tutti facciano del rispetto dell’ambiente la priorità assoluta della loro vita quotidiana.

E’ un contributo che la scuola intende dare al territorio amanteano non solo da un punto di vista pratico, ma anche e soprattutto sociale, richiamando l’attenzione di piccoli e grandi alle problematiche ambientali e, più in generali, all’indifferenza e allo scarso senso civico che connota i nostri territori»

L’esempio calabrese è solo l’ultimo in ordine di tempo, rispetto a tante altre gite scolastiche “alternative” e volte alla salvaguardia dell’ambiente, infatti per esempio, qualche giorno prima del gruppo di ragazzi calabrese, a metà Maggio, oltre 150 studenti romani avevano fatto lo stesso tipo di gita scolastica andando in Cilento a ripulire la spiaggia di Cala del Cefalo, in cui i ragazzi hanno riempito decine di sacchi dell’immondizia e oltre a fare qualcosa di buono per l’ambiente hanno seguito un seminario sul tema dell’inquinamento e di come diminuire l’uso della plastica.

Sempre lo scorso mese alcune classi di studenti della Versilia hanno fatto una gita per andare a pulire delle spiagge di Viareggio, altri 400 alunni genovesi hanno pulito le spiagge di Voltri insieme a Legambiente, mentre è proprio di poche ore fa l’ultima gita scolastica di pulizia, con alcune classi che sono andate a pulire le spiagge sul litorale crotonese.

Un bel trend positivo, che speriamo possa coinvolgere sempre più classi e fare rinunciare ad un giorno di lezioni per avvicinare i ragazzi all’ambiente e alla tutela delle nostre coste, per ricordare l’importanza del rispetto del mare e della natura che ci circonda e fargli toccare con mano e fare qualcosa di concreto per la pulizia e la cura delle spiagge!

Fonti : mondobalneare.com 

Quello che segue è il testo completo – tradotto in italiano – del celebre discorso “I have a dream” (Io ho un sogno), di Martin Luther King

Il discorso venne tenuto a Washington il 28 agosto 1963. Il contesto fu quello di una marcia di protesta per i diritti civili. A conclusione della manifestazione, davanti al Lincoln Memorial, MLK espresse questo discorso, che è ricordato come uno dei discorsi più famosi di sempre.

In esso si parla di speranza. In particolare della speranza di ottenere e godere degli stessi diritti tra bianchi e neri. Di fatto il discorso stesso – che contiene alcune delle più celebri frasi di Martin Luther King – è un simbolo storico della lotta contro il razzismo negli Stati Uniti. In un altro articolo abbiamo pubblicato il testo del discorso in lingua originale.

I have a dream (io ho un sogno), il discorso di Martin Luther King.

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività.

Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale; cento anni dopo; il negro langue ancora ai margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra.

Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla capitale del paese per incassare un assegno. Quando gli architetti della repubblica scrissero le sublimi parole della Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono un “pagherò” del quale ogni americano sarebbe diventato erede. Questo “pagherò” permetteva che tutti gli uomini, si, i negri tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.

E’ ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo “pagherò” per ciò che riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: “fondi insufficienti”. Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.

Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia.; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.

Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che sperano che i negri abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare come se niente fosse successo.

Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia.

Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.

Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà. Questa offesa che ci accomuna, e che si è fatta tempesta per le mura fortificate dell’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un esercito di due razze. Non possiamo camminare da soli.

E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in avanti. Non possiamo tornare indietro. Ci sono quelli che chiedono a coloro che chiedono i diritti civili: “Quando vi riterrete soddisfatti?” Non saremo mai soddisfatti finché il negro sarà vittima degli indicibili orrori a cui viene sottoposto dalla polizia.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, stanchi per la fatica del viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e negli alberghi delle città. Non potremo essere soddisfatti finché gli spostamenti sociali davvero permessi ai negri saranno da un ghetto piccolo a un ghetto più grande.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono:”Riservato ai bianchi”. Non potremo mai essere soddisfatti finché i negri del Mississippi non potranno votare e i negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare. No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.

Non ha dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi prove e tribolazioni. Alcuni di voi sono venuti appena usciti dalle anguste celle di un carcere. Alcuni di voi sono venuti da zone in cui la domanda di libertà ci ha lasciato percossi dalle tempeste della persecuzione e intontiti dalle raffiche della brutalità della polizia. Siete voi i veterani della sofferenza creativa. Continuate ad operare con la certezza che la sofferenza immeritata è redentrice.

Ritornate nel Mississippi; ritornate in Alabama; ritornate nel South Carolina; ritornate in Georgia; ritornate in Louisiana; ritornate ai vostri quartieri e ai ghetti delle città del Nord, sapendo che in qualche modo questa situazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione.

E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Io ho un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.

Io ho un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.

Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Io ho un sogno, oggi!

Io ho un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.

Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.

Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.

Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.

Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.

Ma non soltanto.

Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.

Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.

Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà.

E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: “Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente”.

 

Fonte: luinonotizie.it - 28/08/2019

Stop al saluto romano che rimanda all’ideologia fascista. Il gesto, che evoca valori politici di discriminazione razziale e di intolleranza è reato, anche se non é accompagnato da alcuna violenza: perché la legge è finalizzata ad una tutela preventiva, tipica dei reati di pericolo.

Partendo da questi principi la Cassazione, con la sentenza 21409, ha confermato la condanna per un avvocato “nostalgico” del regime che, nel corso di una seduta del Consiglio comunale di Milano, in occasione della presentazione del “Piano Rom” aveva steso il braccio accompagnando il gesto con la frase “presenti e ne siamo fieri”

L’iniziativa era la risposta alla domanda posta da un consigliere che voleva sapere dal presidente se c’erano in aula gli organizzatori di una precedente protesta anti-rom, perché in tal caso, l’avrebbe abbandonata. Dopo l’intervento di un assessore che aveva criticato il suo comportamento l’imputato, aveva iniziato a muovere la mano da destra verso sinistra, e si era difeso dicendo che il braccio alzato serviva solo a segnalare la sua presenza e a salutare l’assessore.

Una trovata “arguta” che non convince i giudici che avevano a disposizione le riprese. Non li convince al punto che negano anche l’applicazione dell’articolo 131-bis del codice penale, che consente, anche in caso di reato, di restare impuniti, quando il fatto è particolarmente lieve. Per la Suprema corte non lo è. Il saluto romano, accompagnato dalla parola “presente” é fuori legge, perché evoca il disciolto partito fascista «che appare pregiudizievole dell’ordinamento democratico e dei valori che vi sono sottesi». Ed è inoltre un “saluto” in uso a organizzazioni o gruppi che diffondono idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale.

Questo basterebbe di per sè a far scattare la condanna. Ma il gesto diventa ancora più grave se, come nel caso esaminato, viene fatto in un contesto istituzionale: una seduta pubblica di particolare importanza, su sicurezza e coesione sociale, che si svolgeva a margine di una manifestazione di protesta organizzata a Piazza San Babila dallo stesso imputato, invitato a prendere parte ai lavori proprio per farlo desistere dal suo comportamento. Anche la frase “presenti e ne siamo fieri” era da collegare - spiegano i giudici - alla precisa volontà di rivendicare orgogliosamente il credo fascista.

Non passa neppure la tesi, sostenuta dalla difesa, della provocazione insita nell’intenzione, manifestata dall’assessore di lasciare la sala, se fossero stati presenti gli organizzatori della manifestazione. Perché scatti l’esimente serve infatti che lo stato d’ira, che suscita la reazione, sia la conseguenza di un fatto ingiusto subìto. Ma non c’era alcuna ingiustizia. Il consigliere aveva, senza insultare, manifestato il suo risentimento per l’eventuale presenza in aula di esponenti di estrema destra , esprimendo così un punto di vista semplicemente politico. Per finire, non passa neppure il tentativo di sollevare problemi di incostituzionalità riguardo all’indeterminatezza del Dl 122/1993 che rimanda alla legge Mancino (654/1975) che vieta la diffusione di idee fondate sull’odio etnico. La Suprema corte ha già chiarito che il diritto alla libera manifestazione del pensiero finisce dove inizia l’istigazione al razzismo. E questo non rientra tra le opinioni personali.

 

Fonte: .ilsole24ore.com - 19/05/2019

Autore: Patrizia Maciocchi

Muore uno dei suoi migliori amici per un tumore del pancreas e lui prova a mettere a punto un nuovo test per diagnosticare in modo precoce la neoplasia.

Gli artisti di tutto il mondo, attraverso la loro creatività, si uniscono al grido #PrayforAmazonia per salvare la foresta pluviale amazzonica devastata dai roghi da mesi.

L’appello, diffuso tramite social, sollecita un intervento immediato, con lo scopo di salvare il polmone della Terra. 

 

Fonte: video.repubblica.it - 23/08/2019

 

leggi l'articolo sul sito di FiloTV https://filo-tv.it/index.php/world-news/item/3233-un-disegno-per-salvare-l-amazzonia-artisti-uniti-contro-i-roghi

 

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